Fes Marocco Città Imperiali

Marocco Città Imperiali: i luoghi da vedere

Luca e Bea, autori di ViaggiareVerde.it

Marocco Città Imperiali: i luoghi da vedere

Per assaporare a fondo la realtà di un luogo è indispensabile conoscerne il suo passato. Il Marocco infatti, terra ricca di meraviglie naturali e storiche, offre la possibilità di fare un viaggio nel passato alla scoperta delle sue incantevoli Città Imperiali: Marrakech, Rabat, Fès e Meknès.

Nel corso della storia, ognuna di queste città è stata capitale del Regno e le diverse dinastie che si sono susseguite hanno contribuito a renderle uniche.

In questo articolo scoprirai cosa vedere in ognuna della Città Imperiali,

Marrakech

Spesso il punto di partenza per un tour delle Città Imperiali, Marrakech, centro di commerci e fulcro di vita, sarà capace con le sue innumerevoli sfaccettature di incuriosire anche il più esigente dei visitatori. Situata in posizione strategica per dominare il territorio circostante e ricca di risorse naturali di cui poter disporre, la città fu capitale di un regno prospero. Il primo re degli Almoravidi, dinastia berbera che regnò tra l’XI e il XII secolo, realizzò immense opere per proteggere la città con chilometri di mura e centinaia di bastioni, e diede vita ad un’efficace sistema di irrigazione che permise lo sviluppo della Palmeraie, maestoso palmeto composto da migliaia di palme da dattero.

Agli Almoravidi seguirono gli Almohadi, che sostituirono le opere compiute precedentemente con le proprie e diedero vita così alla Koutoubia, ovvero il minareto più importante del Marocco, dal quale ogni giorno il muezzin chiama i fedeli alla preghiera; seguirono poi diverse dinastie che contribuirono alla grandiosità di Marrekech creando, tra l’altro, la Madrasa Ben Youssef, la più grande scuola coranica marocchina e alcuni dei palazzi più maestosi come Palais el Badi, adornato di marmi italiani.

Oggi il cuore di Marrakech è rappresentato dalla piazza Djeema el Fna, con i colori delle sue bancarelle cariche di frutta, verdura e montagne di spezie di ogni genere. Nel corso della giornata la piazza si trasforma in un teatro vivente animato da giocolieri, incantatori di serpenti e innumerevoli ristoratori ambulanti, pronti a farvi gustare tipicità della cucina marocchina. Allontanandosi dal centro si scopre invece la parte moderna della città dove si possono trovare ristoranti di lusso e quartieri eleganti, passando dal colorato Jardin Mayorelle al tecnologico Cyberpark.

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Rabat

Rabat Marocco Città Imperiali

Rabat, capitale del Marocco e Patrimonio UNESCO, deve il suo nome al termine Ribat ovvero fortezza. Fu infatti in questo luogo che Abd-al-Mu’min, califfo della dinastia degli Almohadi, fece costruire la Ribāt-al-Fath, Fortezza della Vittoria in cui si radunavano i soldati marocchini prima di partire per la Spagna musulmana. Il desiderio di rendere grande questa città portò lo stesso califfo a intraprendere la costruzione di una grandiosa moschea, la ; purtroppo però la sua prematura scomparsa causò il fallimento del progetto del quale rimangono solo il minareto di arenaria rossa della Torre di Hassan, alto circa 40 metri, e la distesa di colonne sulle quali avrebbe dovuto reggersi la Moschea.

Ad oggi Rabat, la più grande città del Paese, ha focalizzato la sua attenzione sulla cultura; infatti è qui che ha sedie il polo universitario più importante del Marocco oltre alla presenza del Museo Mohammed VI di arte moderna e contemporanea.

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Fès

Fes Marocco Città Imperiali

Nella parte settentrionale del Paese sorge la città imperiale di Fès: le numerose botteghe,  le piazzette collegate da migliaia di vicoli intricati, le moschee e gli antichi palazzi della città vecchia vi catapulteranno nel passato di uno dei luoghi più interessanti e antichi del mondo islamico.

Le origini della città risalgono al 789 quando venne fondata dalla Idris I della dinastia degli Idrisidi. Il figlio, Idrid II, successe il padre alla sua morte ma portò a termine un insediamento proprio sulla sponda opposta del fiume accanto al quale sorgeva la città. I due insediamenti si svilupparono così indipendentemente finché le successive dinastie non li unificarono creando e ampliando un’unica città. Ma fu solo nel 1250, quando giunse al potere la dinastia dei Merinidi, che la città venne dichiarata capitale del Marocco e iniziò la costruzione di grandi opere presenti tuttora. Nei secoli successivi Fès perse il titolo di capitale (riconquistato per un breve periodo nel XVIII secolo) ma non arrestò mai la sua crescita.

Oggi la città si divide in Fès el Jédid, la città nuova, che ospita il palazzo reale Darel-Makhzen e la Mellah, ovvero il più antico quartiere ebraico del Marocco, Fès el Bali, la città antica, sede di quella che è considerata la prima università del mondo; in questa parte della città è possible incontrare le pittoresche concerie di Chouvara, dove si lavorano pelli di cammelli, capre e mucche, rivestite di colori brillanti e lasciate al sole ad asciugare. Infine troviamo Ville Nouvelle, la zona di più recente costruzione, realizzata nel Novecento sotto il protettorato francese, ricca di ristoranti, bar e negozi.

Meknès

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Tra i patrimoni dell’UNESCO troviamo la grandiosa Meknès che già nel passato venne soprannominata la “Versailles del Marocco” per la sua magnificenza e il suo splendore. Il nome di questa città deriva da Meknassas, l’antica tribù che fondò la città e vi si insediò tra i IX e X secolo ma il primo grande sviluppo della città avvenne più tardi quando Meknès passò sotto il controllo degli Almoravidi.

Nel corso degli anni il destino della città cambio più volte seguendo il susseguirsi di diverse dinastie finché il sultano Moulay Ismail (1672-1727) decise di insediarvisi e rendere la città capitale del Marocco. Il sovrano avviò intesi lavori di fortificazione e ricostruzione della città, dotandola di chilometri di mura difensive, torri di controllo ed enormi portali d’accesso alla città tra i quali spicca la Porta Bab Mansour adornata da mosaici e decorazioni in ceramica.

Ad oggi l’immenso portale segna il confine tra i due quartieri della città: da una parte la medinacon la sua imponente moschea dominata dal minareto ricoperto di piastrelle colorate, e dall’altra la ville imperiale, città fortificata costruita dal sovrano Moulay Ismail al cui interno è possibile ammirare il palazzo Dar-el-Makzen, oggi residenza reale. Alla periferia del complesso si trova l’ Haras de Meknès, uno dei più rinomati allevamenti di cavalli del Paese che ospita fino a 400 cavalli di razza berbera e araba.

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